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Musica > Ornette Coleman

Ornette Coleman

Ornette Coleman è stato un celebre sassofonista, compositore e bandleader americano, considerato uno dei pionieri del movimento free jazz. Nato il 9 marzo 1930 a Fort Worth, Texas, Coleman ha avuto un impatto significativo sulla scena musicale jazzica, introducendo nuove idee e concetti che hanno influenzato generazioni di musicisti.

Dopo aver iniziato a suonare il sassofono all'età di 14 anni, Coleman ha iniziato a esibirsi in vari club locali e a sviluppare il suo stile unico che combinava elementi di blues, bebop e musica classica. Nel 1958 ha registrato il suo primo album, "Something Else!!!!", che ha attirato l'attenzione della critica e del pubblico.

La carriera di Coleman è stata caratterizzata da sperimentazioni musicali audaci e innovazioni stilistiche. Nel 1960 ha formato il suo quartetto, composto da musicisti di talento come Don Cherry, Charlie Haden e Billy Higgins, con i quali ha registrato alcuni dei suoi album più celebri, come "The Shape of Jazz to Come" e "Free Jazz: A Collective Improvisation".

La musica di Coleman è stata spesso controversa e ha diviso la critica e il pubblico, ma ha sempre suscitato un forte interesse per la sua originalità e la sua visione artistica. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui un Grammy Award nel 2007 per l'album "Sound Grammar".

Ecco alcuni album significativi della discografia di Ornette Coleman:

  • Something Else!!!! (1958)
  • The Shape of Jazz to Come (1959)
  • Change of the Century (1960)
  • This Is Our Music (1960)
  • Free Jazz: A Collective Improvisation (1961)

Una curiosità interessante su Coleman è che ha inventato un nuovo approccio alla composizione e all'improvvisazione chiamato " harmolodics", che ha influenzato molti musicisti jazz contemporanei. Ha anche scritto e registrato musica per film e ha collaborato con artisti di diverse discipline, come pittori e poeti.

Ornette Coleman è scomparso il 11 giugno 2015, lasciando dietro di sé un'eredità musicale duratura e un impatto indelebile sulla storia del jazz.